Presenti in città da oltre duemila anni gli ebrei di Roma sono la prima comunità ebraica in Italia e una delle più antiche in Europa.
Dall’iniziale insediamento di Trastevere furono costretti a spostarsi tutti nel ghetto per oltre trecento anni vivendo in condizioni estremamente difficili. Oggi il ghetto o la “piazza” così come lo chiamano gli ebrei di Roma è il luogo della memoria collettiva ebraica dove ancora adesso ci si ritrova alla sera o per le feste e le cerimonie più importanti.
Ma il ghetto è molto di più, è anche un quartiere pieno di atmosfera dove la storia ebraica si intreccia con quella di Roma antica dando vita a quella tipica stratificazione urbana che si ritrova ovunque a Roma. La via del Portico d’Ottavia, arteria principale del ghetto, conduce il visitatore alle rovine del Portico d’Ottavia, vasto cortile realizzato in età augustea per ospitare opere d’arte greca, e al teatro di Marcello, oppure al Tempio Maggiore affacciato sul Tevere all’altezza dell’isola Tiberina.